Bologna e Juventus si sono divise la posta in palio con un pareggio 1-1 che ha saputo mantenere alta l’intensità per tutta la durata del match. La Juventus, partita forte con il gol di Thuram, ha cercato di schiacciare il Bologna con un pressing alto, ma la squadra di Italiano, dopo un inizio complicato, è riuscita a reagire e a pareggiare con Freuler, sfruttando un miglioramento nella qualità dei cross. Il ritmo della partita è stato frenetico, con la Juventus a dettare legge nel primo tempo e il Bologna che, via via, ha trovato il suo equilibrio, soprattutto sulle fasce. Una partita combattuta che ha visto entrambe le squadre cercare la vittoria fino all’ultimo, ma che ha anche messo in evidenza come il pressing bianconero e la capacità di adattamento dei rossoblù abbiano definito il risultato finale.

 

Le Formazioni: Equilibrio e Contrasti Tattici

Vincenzo Italiano schiera il suo Bologna con un 4-2-3-1 piuttosto equilibrato, che privilegia il gioco sulle fasce grazie alla spinta di Orsolini e Cambiaghi. In difesa, la coppia centrale Beukema-Lucumí ha il compito di fermare la potenza fisica e la rapidità degli attaccanti bianconeri, mentre De Silvestri e Miranda, da terzini, sono chiamati a contenere e, quando possibile, ad inserirsi offensivamente. La sorpresa arriva con la scelta di Cambiaghi al posto di Dominguez sulla trequarti, dando maggiore vivacità e imprevedibilità all’attacco. Freuler e Ferguson compongono la doppia cerniera a centrocampo, con il primo che offre protezione alla difesa e il secondo che, pur essendo più creativo, si adatta a entrambe le fasi di gioco.

Igor Tudor opta per un 3-4-2-1, con una difesa a tre composta da Savona, Veiga e Kalulu, quest’ultimo molto mobile ma impegnato a fare da chioccia per gli altri due difensori centrali. In mezzo al campo, Thuram, Locatelli e McKennie si alternano tra la protezione della retroguardia e la spinta offensiva, con McKennie particolarmente propositivo. Cambiaso e Weah sono chiamati a coprire le fasce, con il primo che si inserisce più spesso in attacco. Davanti, il duo formato da Kolo Muani e Nico Gonzalez: Muani offre fisicità, Nico Gonzalez velocità e dribbling.

 

Battaglia e Resistenza

La partitaè stata una vera e propria battaglia tattica, un incontro che ha messo in luce i contrasti tra la spinta offensiva dei rossoblù e la solidità difensiva dei bianconeri. La Juventus, da subito, ha imposto il suo ritmo, affondando il colpo al 8’ con Thuram, che ha approfittato di una disattenzione difensiva per portare in vantaggio la squadra di Tudor. Il Bologna ha pagato a caro prezzo una marcatura troppo leggera e, nonostante il tentativo di reagire, ha visto il primo tempo scivolare via con una Juventus sempre più padrone del campo.

Con il 67% di possesso palla nel primo tempo, il Bologna ha avuto il controllo, ma la Juventus non si è mai tirato indietro. Nonostante un avvio nervoso e una certa imprecisione nel palleggio, i rossoblù hanno cercato di riorganizzarsi e trovare le giuste linee di passaggio. Orsolini e Cambiaghi, soprattutto, hanno cercato di spingere sugli esterni, ma la difesa bianconera ha fatto buona guardia, con Kalulu e Veiga che hanno fermato ogni iniziativa pericolosa. L’intensità bianconera ha fatto sì che il Bologna faticasse a trovare spazio, ma alla fine della prima frazione di gioco la squadra di Italiano è riuscita ad alzare il baricentro e a pareggiare l’intensità dei suoi avversari. Anche se la Juventus sembrava ancora in controllo, la reazione del Bologna era ormai palpabile, come se il gol fosse solo questione di tempo.

E così è stato. Il secondo tempo è iniziato con un Bologna più deciso e determinato. La qualità dei cross è migliorata drasticamente: da due tentativi riusciti nel primo tempo, i rossoblù ne hanno messo a segno ben due su cinque nei primi dieci minuti della ripresa, con Cambiaghi che ha fatto la differenza. È stato proprio un suo assist preciso a permettere a Freuler di segnare il gol del pareggio al 54′. In un attimo, il Bologna aveva riequilibrato la partita, sfruttando al meglio quella vivacità che mancava nel primo tempo.

La Juventus ha provato a reagire, ma l’intensità che aveva caratterizzato il primo tempo sembrava essersi un po’ affievolita. La squadra di Tudor, pur mantenendo un buon controllo difensivo, non è riuscita a riprendersi totalmente. La presenza di McKennie e Locatelli in mezzo al campo non è più bastata a fermare gli attacchi del Bologna, che ha cominciato a giocare con maggiore libertà. L’inserimento di Pobega per Freuler, la spinta di Calabria e l’ingresso di Dominguez hanno dato nuova energia alla squadra emiliana, che ha messo in difficoltà la retroguardia juventina soprattutto sulle fasce.

Nonostante alcuni tiri da fuori e una grande occasione di Ferguson al 90’+4, il Bologna ha continuato a spingere, mentre la Juventus, pur mantenendo qualche folata offensiva, è stata costretta a difendersi con affanno. Ogni angolo battuto dai rossoblù sembrava una nuova opportunità, ogni palla in area una minaccia costante. La Juventus, pur con il vantaggio del possesso palla e una buona organizzazione difensiva, ha ceduto campo nei minuti finali.

Il risultato di 1-1, quindi, è il giusto epilogo di una partita che ha visto i bianconeri controllare la prima metà, ma i rossoblù non sono mai stati disposti a cedere, riuscendo a trovare il pareggio e a chiudere il match con una forza crescente. Una gara che, seppur senza vincitori, ha regalato emozioni, intensità e un pareggio che potrebbe rivelarsi decisivo nella lotta per la Champions.

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